“LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT” DI JOËL DICKER

“Centrale di polizia, qual è il suo problema?”
“Mi chiamo Deborah Cooper, abito in Side Creek Lane. Credo di avere appena visto una ragazza inseguita da un uomo nella foresta.”
“Cos’è successo esattamente?”
“Non lo so! Ero affaccia alla finestra, stavo guardando verso la foresta, e a un certo punto ho visto questa ragazza correre in mezzo agli alberi. Dietro di lei c’era un uomo… Credo che stesse cercando di sfuggirgli.”
“Dove si trovano in questo momento?”
“Non… Non riesco più a vederli. Sono dentro la foresta.”
“Mando subito una pattuglia, signora.”
Fu quella telefonata a dare inizio alla vicenda che turbò la cittadina di Aurora, nel New Hampshire. Quel giorno, Nola Kellergan, una ragazza del posto di quindici anni, scomparve. Non venne più ritrovata.

Per – troppi – anni ho snobbato questo romanzo, convinta – chissà perché poi – che non mi sarebbe piaciuto. E invece la scorsa estate, spulciando Sky, ho trovato la miniserie con Patrick Dempsey e quelle dieci puntate le ho divorate in pochissimi giorni. Da lì la voglia matta di leggerne il romanzo e a luglio, quando sono scesa a casa per organizzare il matrimonio, mia sorella mi ha prestato la sua copia. E ora eccomi qui, un po’ di tempo dopo, pronta per parlarvene.

Il caso che turbava l’America, e intorno al quale avevo costruito il mio racconto, era scoppiato qualche mese prima, all’inizio dell’estate, quando erano stati rinvenuti i resti di una ragazza scomparsa trentatré anni addietro. Fu così che vennero alla luce i fatti accaduti tanti anni prima nel New Hampshire, senza i quali Aurora sarebbe sicuramente rimasta in una cittadina sconosciuta al resto degli USA.

La verità sul caso di Harry Quebert di Joël Dicker, pubblicato nel 2012, è un giallo deduttivo che in poco tempo è diventato un bestseller in tutta Europa. Ambientato ad Aurora, un piccolo paesino del New Hampshire, è il 2008 quando il grande scrittore Harry Quebert viene accusato di aver ucciso Nola Kellergan, una ragazza scomparsa nel 1975, e il cui cadavere viene ritrovato trentatré anni dopo nel giardino della sua casa. Il romanzo viene raccontato attraverso le indagini personali portate avanti da Marcus Goldman, suo discepolo e grande amico, con l’obiettivo di scagionarlo, le quali portano il lettore indietro nel tempo con continui flashback, nel tentativo di scoprire una verità che neanche la polizia sembra capace di trovare. Ed è una la verità che viene subito fuori, lasciando tutti a bocca aperta: Harry Quebert ha avuto una storia d’amore con Nola e la sera in cui è stata uccisa dovevano scappare insieme.

Harry scosse di nuovo la testa.
“Sai,” disse, “Nola aveva cambiato la mia vita. E non mi sarebbe importato affatto di diventare il grande Harry Quebert, il grande scrittore. Me ne sarei fregato della gloria, dei soldi e del mio radioso futuro se avessi potuto tenere Nola con me. Niente di ciò che ho fatto dopo di lei ha dato alla mia vita tanto senso quanto l’unica estate che ho trascorso con lei.”



LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT
di Joël Dicker

Casa Editrice: Bompiani
Lunghezza: 784 p.
Formato Kindle: € 8,99  
Copertina Flessibile: € 12,66

VOTAZIONE: *****


Subito dopo aver riattaccato, presi dalla libreria la mia copia di Le origini del male. Sulla prima pagina c’era la dedica del Maestro:
A Marcus, l’allievo più brillante.
Con tutta la mia amicizia.
H. L. Quebert, maggio 1999
Mi tuffai in quel libro che non rileggevo da anni. Era una storia d’amore che intrecciava racconto e passaggi epistolari; la storia di un uomo e una donna che si amavano senza avere realmente il diritto di amarsi. Dunque Harry l’aveva scritto per quella misteriosa ragazza di cui non sapevo ancora niente. Quando, a notte fonda, ebbi finito di rileggerlo, indugiai a lungo sul titolo. E, per la prima volta, mi interrogai sul suo significato: perché Le origini de male? A quale male si riferiva Harry?

Abbiamo detto che La verità sul caso di Harry Quebert è un giallo, di quelli che si leggono facilmente, nonostante le sue settecento e passa pagine. D’altronde tutto è facile da immaginare: Aurora è il paesino tranquillo a cui ci hanno abituati film e serie tv americani, Harry Quebert è l’uomo affascinante e intelligente che conquista tutti e Nola è la brava ragazza che tutti conoscono e rispettano. Eppure, come da tradizione, in questo romanzo niente è come sembra. L’inchiesta portata avanti privatamente da Marcus Goldman e ufficialmente dal sergente Gahalowood crea una suspence non da poco che aleggia in tutte le pagine, sfociando in un finale totalmente inaspettato. L’ho detto più di una volta che non sono molto portata per i gialli, ma posso dire che questa volta la mia mancanza di intuizione è stata assolutamente giustificata da una trama il cui equilibrio è sempre precario.

Cominciò a piovere. Dapprima gocce isolate, poi di colpo scoppiò l’acquazzone. L’uomo pensò di correre al riparo nella casa, ma in quel momento la vide: camminava in riva all’oceano, a piedi nudi, con i sandali in mano; danzava sotto la pioggia e giocava con le onde. Quella visione lo folgorò, e rimase a osservarla, incantato: la ragazza seguiva il disegno dell’acqua sulla battigia, badando a non bagnarsi l’orlo del vestito. Un attimo di distrazione, e l’acqua le ghermì le caviglie; sorpresa, la ragazza scoppiò a ridere. Poi avanzò ancora un po’ nell’oceano grigio, volteggiando su se stessa e offrendosi all’immensità. Era come se il mondo le appartenesse.

Ogni personaggio, in questa storia, ha la sua di storia ed è raccontato attraverso le vicende che riempiono le pagine. Eppure quello che più mi ha affascinata è proprio Marcus Goldman, la voce narrante del romanzo, con il suo desiderio di scrivere e la paura di non farcela, il suo affetto per Harry e la voglia di combattere per lui. Molto interessante è anche il processo di scrittura del suo romanzo intitolato Il caso Harry Quebert, il cui obiettivo è di scagionare Harry, che diventerà poi proprio il romanzo che stiamo leggendo. Ci troviamo, dunque, in una sorta di metaromanzo: se da una parte il lettore diventa anche testimone del percorso personale di Marcus, il quale racconta la sua vita, il successo del suo primo romanzo e il blocco del lettore che lo ha colpito un anno dopo, dall’altra diventa anche testimone dell’inchiesta, interrogando Harry e tanti altri personaggi, viaggiando indietro nel tempo e cercando di capire cosa sia realmente successo a Nola Kellergan quel lontano 30 agosto del 1975.

“Di cosa parla il tuo libro?” mi chiese.
“E’ la storia di un uomo che ha amato una ragazza. Lei aveva dei sogni per loro due. Voleva che vivessero insieme, che lui diventasse un grande scrittore, un docente universitario e che prendessero un cane del colore del sole. Ma un giorno questa ragazza è scomparsa. Non l’hanno più trovata. L’uomo è rimasto in casa ad apetala. E’ diventato un grande scrittore, è diventato un docente universitario, ha preso un cane del colore del sole. ha fatto tutto quello che lei gli aveva chiesto di fare, e l’ha aspettata. Non ha mai amato nessun’altra. Ha aspettato, fedelmente, che lei tornasse. Ma lei non è più tornata.”

Sono cosciente cheLa verità sul caso di Harry Quebert, un po’ come tutti i bestseller, è uno di quei romanzi che o ami o odi. Io l’ho amato e velo consiglio, dunque, senza ombra di dubbio. L’ho trovato preciso e scorrevole, estremamente introspettivo. E se non tutti capiamo – e crediamo – questo amore tra Harry e Nola, di sicuro tutti sosteniamo Marcus, con quel genuino affetto per il suo maestro di letteratura e di vita.

“Un giorno Harry mi ha detto: ‘Da un senso alla tua vita. Due cose dano un senso alla vita: i libri e l’amore.’ I libri li ho trovati. Grazie a Harry, li ho trovati. Adesso, andrò a cercare l’amore.”

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Sun ha detto:

    Bellissimo il libro e anche il film

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  2. liveeread ha detto:

    Semplicemente fantastico!

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